Un bonus fino a 200 euro per chi prenota un hotel del Paese, da spendere all’interno dell’albergo stesso. E’ questa l’idea di Malta, che ha deciso di “pagare” i turisti per riempire le strutture ricettive dell’isola. Con regole che tagliano fuori dall’iniziativa i portali online e che incentivano l’acquisto di servizi aggiuntivi. Una buona politica, che potrebbe essere imitata anche da altre destinazioni. Italia compresa, perché no.
Come funziona
Dal primo giugno, Malta ha deciso di riaprire al turismo internazionale, e contestualmente di stanziare i fondi necessari a garantire a un primo blocco di 35mila turisti un bonus variabile, a seconda della tipologia di hotel scelto. Così, i turisti che sceglieranno hotel a cinque stelle, tra quelli che hanno aderito al piano del Governo, avranno diritto a un buono da 100 euro. Il bonus scende a 75 euro per gli hotel a 4 stelle e a 50 euro per quelli a 3 stelle. Gli alberghi, poi, potranno raddoppiare la cifra del bonus, ma di tasca loro, arrivando fino a 200, 150 e 100 euro.
Portali online bypassati
Come accennato, il bonus è un credito da spendere all’interno dell’hotel, e non corrisposto in moneta sonante: un incentivo, quindi, per richiedere un upgrade in camera, un servizio ancillare o una notte aggiuntiva di soggiorno. Per accedere al bonus, i turisti dovranno però soggiornare un minimo di tre notti, e finalizzare le prenotazioni attraverso i canali diretti, e non attraverso Ota, aggregatori e piattaforme di booking online.
