Lo spirito eclettico del W Rome

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Lo stile scelto per il nuovo W Rome, il primo del brand in Italia, è una magnifica collisione di materiali, stili ed epoche, rintracciabile ovunque nell’hotel

Inaugurato a fine aprile, W Rome è il primo hotel del marchio W Hotel Worldwide di Marriott Bonvoy, caratterizzato da un’interpretazione eclettica e intrigante dell’ospitalità di lusso. L’hotel da 162 camere si sviluppa su due palazzi adiacenti del XIX secolo: all’esterno è assicurato l’impatto con la storia, mentre all’interno l’esperienza si capovolge grazie al progetto di design del newyorchese Meyer Davis Studio, che ha creato un portale temporale dove il passato, il presente e il futuro si incontrano, dando vita a convergenze sorprendenti tra contesti storici. Ogni dettaglio è stato accuratamente studiato, dalla contrapposizione tra tessuti e superfici fino all’utilizzo di giochi di consistenze materiche.

Ma cosa significa interpretare il lusso in modo moderno e socievole a Roma e a quale tipologia di clienti l’hotel desidera puntare? “L’incontro tra W Hotels e l’Italia – spiega Christian Zandonella, general manager del W Rome – era solo questione di tempo. Essere italiani significa, per definizione, saper coniugare felicemente anticonformismo e modernità, senza rinunciare mai allo stile. Ed è proprio quello che facciamo al W Rome. Con noi l’hôtellerie di lusso diventa informale, e, anzi, avvicinandosi alle nuove generazioni con slancio autentico e curioso, indica la strada verso un nuovo modo di concepire l’ospitalità. Ci rivolgiamo a un pubblico che è cresciuto insieme al brand. Siamo più sofisticati nell’essenza, ma più rilassati e giocosi nell’esperienza che offriamo. Roma è il playground perfetto per un progetto simile, perché i romani rappresentano un esempio di curiosità e flessibilità. È per questo che per noi è molto importante stabilire una connessione solida con la destinazione e chi la abita. Roma è un polo che attira e diffonde energia, e noi vogliamo esserne il centro, qui e ora”.

Artigianato e contemporaneità

In linea con l’atmosfera eclettica dell’hotel, sono diverse le tipologie di porte, tutte sviluppate ad hoc e caratterizzate dall’elevato livello di customizzazione, fornite dal brand marchigiano Pietrelli Porte. Per gli ingressi delle camere sono state realizzate 163 porte Ei60 insonorizzate 42db, costituite dal pannello in rovere tinto nero con cornici su disegno applicate sui due lati, pomello fisso sul lato esterno e rosone su quello interno. Sono 105 le porte dei wc, sia in versione a battente che scorrevole, studiate per rispondere alla richiesta di continuità con le pareti. Il lato verso la camera, infatti, è finito con un pannello con cornici in legno identiche a quelle in gesso presenti sulla parete, mentre sul lato interno al bagno è stato applicato un vetro cannettato retro laccato. Gli altri pezzi forniti da Pietrelli, infine, sono 42 porte service e comunicanti (sempre del modello Ei60 insonorizzato 42db) e 30 porte per gli spazi comuni, tutte diverse tra loro, per disegno e finitura, in base alla collocazione. Molti di questi elementi sono bicolore.

Dalla città alle camere
I confini tra spazi pubblici e privati sono labili. Gli ospiti, infatti, sono invitati a scoprire l’inaspettato come, per esempio, la porta misteriosa nascosta nei bagni che conduce a Parlapiano, un intimo giardino segreto ispirato alle architetture del Bernini e attrezzato con panchine, siepi e fontane. Il benvenuto agli ospiti viene dato in un luogo ben specifico, la W Living Room a piano terra, un open space illuminato dallo splendido lucernario e da un’ampia porta finestra. Le aree salotto dallo stile eclettico sono valorizzate da sculture e opere d’arte alle pareti, esaltate dal decoro dei pavimenti in marmo nero e grigio. Proseguendo nella zona del check-in, un murale realizzato a mano site specific e dipinto dall’artista italiana Costanza Alvarez de Castro fa da sfondo ai Welcome Desk in lucido acciaio. Sempre al piano terra, il W Lounge Bar la sera si anima con musica dal vivo, dj set e con un innovativo menù di cocktail a base di liquori infusi e ingredienti inaspettati creati dal bar manager Emanuele Broccatelli, mixologist inventore, che combina la cultura e la storia di Roma con il futuro della città.
Ognuna delle 147 camere e delle 15 suite è caratterizzata da un’atmosfera che ricorda quella di un elegante appartamento cittadino: molte sono dotate di balconi o terrazzi, alcune beneficiano di una vista impagabile sulla facciata del vicino Istituto Svizzero. Le camere sono tutte definite da una pianta aperta e illuminate da grandi finestre schermate da tende di velluto rosso granata. A terra, pavimenti in parquet a spina di pesce, mentre nei bagni domina il marmo. Arancione brunito e verde bosco sono le altre decise tonalità scelte per l’interior delle camere. Agli ospiti che desiderano concedersi un soggiorno esclusivo è dedicata l’Extreme WOW Suite (la versione W della Suite Presidenziale), un appartamento di 100 mq, con terrazzo di 140 mq, sviluppato lungo l’intera lunghezza della camera. Il design di tutte le suite unisce richiami architettonici della Roma antica ad arredi contemporanei e accessori tecnologici ultramoderni.
“Il punto di forza del progetto di design dell’hotel – sottolinea il general manager – viene, paradossalmente, da un cambio di rotta. Lo Studio Meyer Davis lavora solitamente per sottrazione. Nel nostro caso ha dovuto, invece, fare i conti con la sconfinata eredità architettonica della città e con quella dei due palazzi che compongono l’hotel. Non era possibile prescindere dalla stratificazione storico-culturale che è tipica di Roma e dell’Italia in generale; allo stesso tempo era anche necessario coagularla in qualcosa di completamente nuovo, ma equilibrato, che raccontasse il brand e la sua nuova fase evolutiva. Il risultato è una magnifica collisione di materiali, stili ed epoche, rintracciabile ovunque in hotel. Il lavoro sui marmi, per dirne una, è eccezionale. Il marmo è materiale antico e italianissimo, ma trova nei nostri spazi interpretazioni inconsuete, come avviene con i pavimenti o il lavandino del nostro genderless bathroom, ormai diventato il tempio dei selfie”.

Il calore di casa

La volontà dello studio di interior Meyer Davis era quella di creare camere capaci di esprimere l’eleganza e il calore propri di un appartamento di un palazzo storico cittadino. Risponde pienamente a quest’esigenza la scelta del parquet utilizzato all’interno delle camere e delle suite dell’hotel W Rome, la collezione Dream di Woodco nello speciale formato di posa “spina italiana” (non disponibile a catalogo). Proposto color Rovere Canapa, il pavimento è formato da listelli che misurano 90×600 mm e presentano una superficie spazzolata e microbisellata su tutti e quattro i lati. Per preservare al meglio la natura del legno, la colorazione del parquet è stata effettuata attraverso dei pigmenti colorati naturali che hanno permesso di modificare le tonalità originarie dell’essenza – il pregiato rovere di Slavonia – senza coprirne le caratteristiche. La finitura con olio cera utilizzata per le camere del W Rome, inoltre, da un lato valorizza l’aspetto naturale del legno assorbendo la luce senza rifletterla, e dall’altro rende il parquet facile da pulire e da mantenere nel tempo. Interessante anche la particolarità del residuo secco, costituito solo da componenti naturali, che assicura la completa salubrità del pavimento.

Servizi per tutti i gusti
Sono diverse le proposte gastronomiche del W Rome guidate da Ciccio Sultano, chef due stelle Michelin conosciuto per le sue interpretazioni contemporanee delle tradizionali preparazioni siciliane. Così, al Ristorante Giano, l’Executive Chef Nicola Zamperetti propone una fusione di cucina siciliana e cultura romana, valorizzando i sapori italiani più autentici e ingredienti autoctoni della Sicilia. Al Giardino Clandestino, invece, punto di riferimento della socializzazione, è disponibile l’Aperitivo Eterno, accompagnato da street food siciliano. La terrazza, infine, oltre al Wet Deck con piscina, ospita Otto Rooftop Bar, con vista panoramica e l’accompagnamento di cocktail, crudi e la pizza di Pierdaniele Seu.


I servizi che rendono unica la proposta del W Rome? “Whatever/Whenever – spiega Zandonella – qualunque cosa, in qualunque momento. Alla base della cultura di W Hotels c’è una promessa di servizio che noi sposiamo completamente, declinandola nella nostra offerta specifica. I nostri Talent conoscono la destinazione alla perfezione, sono informali, ma impeccabili e soprattutto sono creativi. Ogni occasione è buona per lasciare il segno. E in questo, anche l’offerta gastronomica gioca un ruolo fondamentale. Nello stesso luogo coesistono la “Cucina Educata” di Giano Restaurant, guidato dalla star internazionale Ciccio Sultano, la Pasticceria Italiana Contemporanea di Zucchero x Fabrizio Fiorani, che segna il ritorno in Italia del famoso pastry chef, e Otto Rooftop, dove è possibile gustare la pluripremiata pizza di Pier Daniele Seu. La nostra unicità trova poi ulteriore espressione quando si varcano le porte di W The Store, il nostro ricercatissimo retail, curato dalla tastemaker Daria Reina. Voglio ricordare, infine quanto per noi sia importante il rapporto con la città. I clienti esterni sono i benvenuti in tutti i nostri ristoranti, a W The Store e, in estate, presso la piscina del nostro Wet Deck. È una posizione fortunata la nostra, ma anche una responsabilità: per una città gli alberghi possono essere luoghi di innovazione – specie quando si tratta di intrattenimento – in cui nascono trend che poi si diffondono anche fuori dalle loro mura”.

Lo spirito eclettico del W Rome - Ultima modifica: 2022-12-16T15:09:31+01:00 da Elena Cattaneo

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