Super Green Pass: in hotel serve ancora, alle frontiere non più. Federalberghi: “Governo risolva la distonia”

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Un appello al Governo perché risolva la dissonanza che vede, da oggi, superata la necessità di Super Green Pass per entrare in Italia dai Paesi Ue, ma che continua a sussistere per soggiornare in un hotel e per avere accesso a quasi tutti i servizi legati alla filiera turistica (treni, ristoranti, musei, ecc.). L’ha lanciato Federalberghi Roma, che parla di “un evidente disallineamento normativo che penalizza irrazionalmente la ricettività ufficiale rischiando di favorire il sommerso”.

Secondo il Presidente Giuseppe Rosciolise non si metterà subito rimedio alla distonia di disposizioni ad avvantaggiarsi sarà il Far West delle strutture ricettive che operano fuori dalle regole, la cosiddetta ‘shadow economy’ composta da migliaia di alloggi fantasma che esercitano attività ricettiva eludendo sostanzialmente le leggi e che la nostra categoria denuncia da anni“.

Roscioli aggiunge poi di augurarsi che “sia una semplice dimenticanza, non possiamo e non vogliamo credere che il Governo voglia deliberatamente affossare un settore già allo stremo, con centinaia di alberghi chiusi da quasi due anni e che storicamente concorre ad alimentare il Pil nazionale in misura pari al 13%, favorendo le economie turistiche di altri Paesi. Il sostegno reale alle imprese turistiche ed ai lavoratori che operano al loro interno, nei confronti dei quali sono state recentemente avviate numerose procedure di licenziamento, richiede uno sforzo maggiore da parte del Governo e soprattutto coerenza nelle disposizioni”.

Super Green Pass: in hotel serve ancora, alle frontiere non più. Federalberghi: “Governo risolva la distonia” - Ultima modifica: 2022-02-01T08:20:00+01:00 da Redazione

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