Tendenza ostello: il successo della ricettività “giovane” nei numeri di ao Hostels

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Un 2022 ai livelli pre-Covid e un’estate che conferma la predilezione dei clienti per una formula di ricettività che evoca la gioventù, l’avventura e quelli che oggi vengono definiti “nomadi digitali”. E’ questa l’istantanea di ao Hostels, la catena di ostelli più grande d’Europa, il cui ceo Oliver Winter spiega che “i numeri del primo semestre sono perfettamente in linea con quelli di tre anni fa. Questo rappresenta un eccellente risultato e lavoro di squadra, oltre a essere un segnale incoraggiante per la seconda metà dell’anno”.

a&o Hotels and Hostels è stata fondata da Winter nel 2000 e al momento ha 40 ostelli prenotabili in 25 città e 9 Paesi (Germania, Austria, Olanda, Repubblica Ceca, Danimarca, Italia, Polonia, Ungheria e Scozia). Nel 2021 l’azienda ha registrato circa 3 milioni di pernottamenti con 28.000 posti letto e un fatturato di circa 70 milioni di euro. Dal 2017, l’azienda è di proprietà dell’investitore americano TPG Real Estate, ma gestita sempre dal fondatore.

Il centro prenotazioni – spiega il brand in una nota – riceve oltre 2.500 chiamate al giorno e nei mesi di maggio e giugno il numero di visitatori al sito www.aohostels.com è aumentato dell’80% rispetto l’anno scorso“. In particolare, sono le prenotazioni di gruppi e famiglie a farla da padrone, con una crescita a doppia cifra rispetto al 2019, mentre la stima dei ricavi per l’anno in corso si aggira attorno ai 140-160 milioni di euro.

Lo spettro del Covid è ancora presente e, come dice Winter, “continuerà a darci del filo da torcere, ma noi abbiamo già diversi modi e strumenti per fronteggiare il problema”. Rimangono attive tutte le misure di sicurezza e igiene messe in atto sin dall’inizio della pandemia e si integrano con strumenti digitali come: self o mobile check-in, check-in digitale per la colazione, smartphone come chiave digitale della stanza e altro.

L’occupazione media delle camere nei nostri 40 ostelli ha toccato il 74% a maggio e l’85% a giugno – il semestre migliore nella storia di ao Hostels”, osserva Winter. Dal 2020 a oggi ao Hostels ha inaugurato cinque nuove strutture a Varsavia, Budapest, Copenaghen, Edimburgo e Rotterdam. La lista delle prossime aperture è ancora molto lunga, con l’Italia nella top 3, dove si punta principalmente su Firenze e Roma. “Ora più che mai stiamo investendo sulle acquisizioni, anche per allungare in maniera significativa la vita dell’immobile”, conclude Winter.

Tendenza ostello: il successo della ricettività “giovane” nei numeri di ao Hostels - Ultima modifica: 2022-09-01T08:21:00+02:00 da Redazione

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