Un soggiorno tra i colori dei vigneti nell’Alila Napa Valley

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La Napa Valley, in California, è un’area famosa per la produzione del vino che, a partire dagli anni Sessanta, si è sviluppata in modo deciso facendo anche la fortuna della zona. Si trova qui l’Alila Napa Valley, primo hotel di lusso ad aver inaugurato nella celebre contea dello stato americano e curato dallo studio canadese Yabu Pushelberg.

Rispettoso della natura circostante, l’hotel è perfettamente integrato nel paesaggio, costruito su una palette di materiali naturali e strutturato sul dialogo tra tre tipologie di edifici posti in successione. La prima tipologia è un’antica casa georgiana restaurata, datata 1905, che presenta sul fronte nobile i tradizionali loggiati ritmati da colonne; si trovano qui la lobby, una sala riunioni, un ristorante e sei suite. Con il suo rigore classico e l’immagine solenne, segna l’accesso istituzionale al grande resort, che si apre intorno alla più antica azienda vinicola della regione, Beringer Vineyard, e ai suoi sconfinati ettari perfettamente coltivati. 
Subito dopo si passa al linguaggio contemporaneo di due volumi simmetrici, nuovi, con copertura a falda e un involucro opaco in legno interrotto da aperture, dove sono contenute le area relax e benessere; questi anticipano, parallelamente, gli ultimi due complessi di nuova costruzione, con una grande piscina centrale, caratterizzati da geometrie pulite e facciate in legno e pietra, serramenti in vetro e dettagli in metallo verniciato nero. Sono riservati alle camere e alle suite, 68 in totale per otto tipologie, tutte dotate di uno spazio privato esterno con vista.

A conferire omogeneità a un insieme di architetture così diverse l’una dall’altra è stato lo stile dell’interior design definito dallo studio canadese Yabu Pushelberg. Materiali naturali e semplicità delle scelte per oggetti e complementi contribuiscono a dare agli spazi un’unica cifra stilistica; l’arredo è fatto di pochi elementi, con un ampio utilizzo di legno in diverse essenze per la pavimentazione, boiserie, porte e arredi, tessuti in lino per letti, divani, poltrone e morbidi tendaggi, mentre elementi in pelle completano l’atmosfera.

Anche nelle aree bagno i materiali naturali sono i veri protagonisti, con l’impiego quasi esclusivo di marmo e pietra che sono stati scelti per i piani orizzontali e verticali, i top e i lavabi. Concepiti come zone benessere personali di grandi dimensioni, anch’essi proiettati verso la natura, i bagni delle camere e suite sono stati realizzati da Kreoo, che ne ha fornito i lavabi da appoggio Bowl n°2 e Bowl n°9, entrambi in marmo Grigio St. Marie o Grigio Bardiglio e disegnati da Enzo Berti. La prima è una ciotola elegante, con un diametro di 41,6 cm e un’altezza di 16 cm, che si distingue per la delicata sagomatura alla base; la seconda, con la stessa altezza della precedente, ha invece una forma rettangolare alleggerita dalla lavorazione sui bordi e dagli spigoli arrotondati.

Grazie alla propria filiera produttiva, valorizzata da processi industriali affiancati a cura e lavorazioni artigianali, Kreoo ha fornito anche i top customizzati della zona lavabo, sempre in marmo Grigio St. Marie o Grigio Bardiglio, e i rivestimenti a parete: mosaici composti da piccolissime tessere rettangolari o più grandi tasselli esagonali di marmo Bianco di Carrara e Grigio Bardiglio, che assecondano il concept progettuale ricercato e allo stesso tempo essenziale di Yabu Pushelberg. 

Un soggiorno tra i colori dei vigneti nell’Alila Napa Valley - Ultima modifica: 2022-02-22T17:10:53+01:00 da Redazione

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