ADV e tour operator chiedono di non cambiare le regole sui voucher

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Come è noto, la Commissione Europea ha avviato una prima procedura di infrazione contro l’Italia e la Grecia per aver consentito alle compagnie di trasporto (vettori aerei, marittimi e terrestri) l’utilizzo dei voucher in luogo del rimborso e ne avvierà una seconda per i voucher emessi da  tour operator e agenzie di viaggi per i pacchetti turistici.
In una nota ufficiale le associazioni rappresentative del comparto Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto chiedono al Governo di difendere strenuamente e, soprattutto, pubblicamente la posizione presa a suo tempo con l’istituzione dei voucher a sostegno delle imprese duramente provate dall’improvviso blocco dei viaggi per l’emergenza sanitaria. Le associazioni concordano sul rendere i voucher strumenti maggiormente flessibili, senza però mettere in discussione il principio sul quale si fonda la norma.

“Un eventuale ripensamento – spiegano – vorrebbe dire condannare a morte sicura migliaia di imprese, la perdita dell’occupazione per milioni di lavoratori e non garantire affatto i diritti dei consumatori che, una volta fallite le aziende, non avranno più né voucher né rimborsi”.

Ci sono due mesi di tempo per rispondere alla Commissione e identificare le soluzioni da adottare per risolvere le criticità identificate. Lo scorso 13 maggio Bruxelles aveva emanato una apposita raccomandazione a supporto degli Stati per rendere i voucher una misura di rimborso appetibile, flessibile e affidabile.

I Tour Operator e le agenzie di viaggio – precisano le associazioni del comparto – hanno già spontaneamente adottato forme di flessibilità, allungando la sua validità a 18 mesi e rendendolo rimborsabile al termine del periodo se non utilizzato. “Gli operatori non hanno mai inteso negare alcun diritto ai viaggiatori e sono già pronti a rimborsare al termine del periodo di validità del voucher, ove il viaggiatore non fosse in grado di utilizzarlo”.

“A distanza di quattro mesi dallo stop dei viaggi – denunciano i rappresentanti del settore -, le imprese della filiera del turismo organizzato non hanno ancora ricevuto altre misure di sostegno e risorse adeguate per garantire la propria  sopravvivenza. Per queste imprese la ripresa sarà lentissima, si stima infatti un ritorno alla normalità non prima del 2022″.

“Allo stato attuale sarebbe quindi impossibile per le aziende del turismo poter far fronte a richieste di restituzione di milioni di euro relativi al costo di pacchetti annullati, avendo cessato ogni produzione sin da metà febbraio e avendo, nella maggior parte dei casi, già provveduto a pagare i servizi richiesti dai viaggiatori ai fornitori, che sono per lo più esteri”.

Secondo Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto, la natura straordinaria della norma che ha introdotto i voucher è giustificata dal fatto che l’impatto della pandemia è epocale, paragonabile a quello di un conflitto bellico. I voucher quindi sarebbero uno strumento a tutela di interessi pubblici superiori, vale a dire l’equilibrio di un sistema economico che sarebbe già al tracollo se tale norma non fosse stata emanata.

ADV e tour operator chiedono di non cambiare le regole sui voucher
- Ultima modifica: 2020-07-03T14:09:57+02:00
da Maria Grazia Ventura

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