Caos in autostrada in Liguria a causa dei cantieri aperti. Code interminabili e disagi nel weekend per tutti coloro che hanno scelto di recarsi al mare nella Regione.
Ma anche questa mattina pare sia stato un incubo lungo l’A12, con 11 chilometri di coda, e in A26 con 10 chilometri di file tra Masone e il bivio per l’A10 Genova-Ventimiglia. Rallentamenti anche lungo l’A7, all’altezza dell’allacciamento con la Genova-Livorno: 4 chilometri di coda e si viaggiava a 5 chilometri orari.
In un anno come questo già denso di difficoltà per gli operatori del comparto turistico e ricettivo, in cui italiani ed europei per raggiungere le mete di vacanza sceglieranno di muoversi perlopiù in auto, i disagi in autostrada non fanno che complicare le cose danneggiando ulteriormente il turismo italiano.
A causa dei ripetuti e crescenti disagi legati al dissesto stradale e all’incuria manutentiva riscontrati in particolare sui tratti autostradali liguri, Altroconsumo rende noto di aver inviato due diffide nei confronti di Autostrada dei Fiori e Autostrade per l’Italia (ASPI), richiedendo la sospensione immediata del pagamento dei pedaggi fino al completamento dei lavori, oggetto di difficoltà e rallentamenti, soluzione già adottata per alcuni tratti della Liguria nello scorso fine settimane.
Inoltre, per far sentire la voce dei tanti cittadini stremati da una situazione sempre più insostenibile che hanno segnalato code e difficoltà di circolazione, l’associazione dei consumatori ha deciso quindi di lanciare una petizione online.
“Nei mesi in cui il Paese prova a ripartire sia dal punto di vista delle attività produttive che da quello dei consumi e del turismo – ha dichiarato Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne dell’associazione –, è di cruciale importanza che i concessionari intervengano per facilitare la viabilità invece che limitarla. È loro preciso dovere garantire una percorribilità scorrevole di tutti i tratti e sollecitare un’accelerazione dei lavori che porti ad una risoluzione definitiva delle problematiche riscontrate”.
