Hubertus, ospitale di natura

Ph. Alex Filz

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Il forte connubio tra architettura e paesaggio è il vero segno distintivo dell’Alpin Panorama Hotel Hubertus, per il quale lo studio NOA ha tratto ispirazione dallo splendido scenario alpino.

Nel cuore della Val Pusteria, ad un’altitudine di circa 1350 metri, da quella che una volta era una piccola locanda di montagna è nato un hotel esclusivo che, secondo le intenzioni dei progettisti di NOA, “si ispira alla straordinaria bellezza del paesaggio alpino”.
Un albergo tuttora a conduzione familiare: il proprietario del nuovo Alpin Panorama Hotel Hubertus, Christian Gasser, è stato da sempre affascinato dal connubio tra natura e architettura. La struttura originaria è stata modificata nel 2016. Il disegno della parte di edificio di nuova costruzione si orienta tipologicamente sull’ala ricettiva curvilinea già esistente, seguendo la topografia del paesaggio con le pendenze e le ripide curve di livello, e rendendo la forma fluida dell’insieme particolarmente evidente. Nuove 16 suite, la cucina con ristorante e Stube, una lobby di ingresso con reception, una fornita cantina di vini, oltre a palestra, sala relax e terrazze panoramiche. Una nuova piscina a sbalzo lunga 25 metri funge da connettore fra vecchio e nuovo.


Da locanda a Panorama Hotel
“La sfida chiave del progetto è stata quella di creare un collegamento tra l’edificio esistente e il nuovo design, al fine di mantenere un aspetto uniforme e coerente” commenta lo studio NOA. Diversi gli elementi che hanno concorso per ottenere questo risultato. La facciata è ritmata da tronchi di larice autoctono scortecciati usati come elementi multifunzione sia nella porzione esistente sia in quella di nuova costruzione. Oltre a supportare la dinamica del prospetto curvo, infatti, fungono anche da frangisole, divisori e protezioni contro la pioggia, migliorando la sensazione di privacy e formando la base statica per la piscina e la facciata a sbalzo. Il disegno con tronchi d’albero continua anche sulla nuova area d’ingresso, progettata con forma sferica per consentire il massimo fluire di luce naturale nell’edificio. I toni della nuova facciata si fondono con i colori caldi della terra per creare un insieme omogeneo, comprese le nuove balaustre dalla forma sinuosa in metallo forato e verniciato a polvere posate in sostituzione dei vecchi elementi in legno.
L’hotel ora è membro dei Belvita Leading Wellness Hotels Südtirol e offre alla propria clientela la piscina panoramica, un’area dedicata al benessere con la possibilità di accedere al Parco Alpenreych. La natura svolge un ruolo decisivo anche nell’esperienza culinaria e nelle experience offerte dall’hotel.
La cucina ha un’impronta internazionale che sposa la tradizione altoatesina con i gusti mediterranei. Il ristorante, recentemente ristrutturato, offre una vista spettacolare dell’arco alpino. Professionisti ed esperti della zona organizzano escursioni, arrampicate, giri in bicicletta, bagni nella foresta, yoga, allenamento fitness, discese con gli sci e lo slittino, tour di scialpinismo, escursioni con le ciaspole, su gatti delle nevi e motoslitte, secondo la stagione.


La piscina sospesa
Nell’ambito dell’estensione e di un generale rinnovamento dell’albergo esistente, emerge il volume a sbalzo della piscina che, come “un masso erratico oscillante tra il vecchio e il nuovo, sospeso tra cielo e terra”, si proietta verso la valle sottostante come una sorta di belvedere natatorio. Senza bordi visibili dall’interno, con una larghezza di 5 metri e una lunghezza di 25 metri, profonda 1,30 metri, la Sky Pool poggia imponente tra le due ali degli alloggi ed esce a sbalzo sulla vallata di oltre 17 metri. La vasca si staglia eterea a 12 metri da terra; il rivestimento ceramico color antracite ne sottolinea il carattere monolitico definendo l’elemento sospeso sostenuto da due pilastri-tronchi. La parete frontale e la finestra sul fondo, vetrate e trasparenti, regalano viste, ed emozioni, mozzafiato.

Un masso roccioso a mezz’aria

Un rivestimento ceramico color antracite che avvolge sia le superfici esterne sia quelle interne della vasca evidenzia il carattere monolitico della piscina sospesa. Ottenuta con avanzate tecnologie applicate al grès porcellanato pienamente vetrificato, la linea Pietre Native di Casalgrande Padana trova una vigorosa forma espressiva con la serie Amazzonia, che reinterpreta la costituzione geologica e morfologica della pietra naturale. Struttura a tutta massa, granulometria e matericità, venature e striature, sfumature della superficie ripresentano le stesse caratteristiche dei materiali litici presenti in natura con il duplice obiettivo di ricreare “un erratico masso roccioso colto a mezz’aria nel suo movimento” e “la sensazione di nuotare in un lago alpino”, secondo le intenzioni dei progettisti. Amazzonia, utilizzata nel progetto in colore Dragon Black nei formati 30×60 e 60×60 cm, è disponibile in otto colorazioni dalla tonalità calda, che vanno dal bianco al grigio al nero, dal beige al bruno al marrone, dal verde al rosato, due finiture, naturale e grip (leggermente strutturata) e quattro formati modulari rettificati (oltre a 30×60 e 60×60 anche 45×45 e 45×90 cm).

L’offerta abitativa
Le nuove camere hanno tutte un fronte vetrato che segue l’andamento curvilineo della struttura. All’interno, gli stessi tronchi di legno utilizzati per le facciate creano continuità nel linguaggio, così come gli arredi e i divisori sempre in essenze legnose. Le soluzioni sono molteplici e spaziano fra suite con sauna privata e vasca idromassaggio (di circa 46 metri quadri), a diverse camere panoramiche (da 42 a 30 metri quadri) fino a soluzioni familiari, con quattro posti letto (circa 45 metri quadri).

Isolamento e resa estetica

La tecnologia della facciata ventilata è stata scelta per garantire performance energetiche e resa estetica del nuovo centro termale Heaven & Hell. In particolare, sono stati selezionati i pannelli in alluminio Stacbond, forniti da Alpewa, in un colore specificatamente selezionato per il progetto, in modo che l’intervento fosse in armonia sia con il paesaggio montano sia con l’hotel preesistente. Il pannello composito Stacbond è formato da due lastre di alluminio e da un nucleo interno di materiale termoplastico e minerale. La struttura così composta possiede proprietà meccaniche, rigidezza flessionale, peso ridotto, planarità della superficie ed è facile da manutenere. Complessivamente per l’involucro del centro sono stati installati circa 1.000 mq di pannelli compositi Stacbond, in due diverse tonalità, Anodic Shade e Anodic Dark.


Il villaggio capovolto
L’ultima realizzazione dello studio NOA per l’Hotel Hubertus, nel 2019, è la progettazione di un secondo ampliamento dedicato al benessere. Nella fase di ricerca iniziale, il team di architetti ha studiato la nuova situazione di partenza captando il riflesso del paesaggio circostante nelle acque della piscina. Da qui ha preso vita l’originale idea compositiva: “materializzare ciò che si vede specchiato sulla superficie dell’acqua”.
È un concept che gioca con la linea dell’orizzonte, con il concetto di dritto e capovolto, con i punti di vista differenti. Lukas Rungger, architetto a capo del progetto e NOA founder, spiega: “L’essenza di questo progetto è il ribaltamento degli orizzonti, con il conseguente effetto di stupore per l’osservatore. Se però ci si pensa, il cambio di prospettive è un esercizio molto comune nelle aree benessere, dove, a seconda che si stia sdraiati in sauna, seduti nell’area relax, o immersi a testa in giù in piscina, le viste cambiano continuamente”.

La nuova costruzione si colloca sul lato sud-est, in una posizione speculare rispetto alla piscina. Come questa, anch’essa si stacca dal corpo principale della struttura: si tratta infatti di una piattaforma a sbalzo (20 metri), sospesa di 15 metri rispetto al livello del terreno e sorretta da due pilastri rivestiti in tronchi di larice, analoghi a quelli che ritmano il prospetto retrostante. Heaven & Hell, questo il nome della piattaforma, è raggiungibile attraverso una passerella sospesa, che funge anche da collegamento con la retrostante area relax, sempre di nuova costruzione, un parallelepipedo vetrato che accoglie fino a 27 persone. Sulla piattaforma, singole piccole strutture dal tetto a capanna ospitano il programma funzionale su due livelli. Elemento di sorpresa è il livello inferiore della piattaforma, dove l’orizzonte subisce una rotazione di 180° e le capanne sembrano ancorate a testa in giù.
I due livelli si caratterizzano per un diverso trattamento delle schermature, con spazi esposti sopra e protetti sotto. Al piano superiore si trovano due vasche idromassaggio, due docce panoramiche e uno spogliatoio. Il piano inferiore è un’area textile free: la parte centrale, al chiuso, ospita il foyer; da qui si accede alla soft sauna, alla sauna finlandese, a una cabina doccia, alla doccia di nebbia gelata e a una terza piscina all’aperto.
L’immagine dei tetti a doppia falda rovesciati è dettata da due motivi fondamentali: il desiderio di riproporre l’architettura di un villaggio montano e l’esigenza pratica di allocare nel tetto capovolto l’impianto di depurazione dell’acqua, nel caso della piscina, e le gradinate dove sedersi, nel caso della sauna.
La scelta dei colori e dei materiali è in armonia con il paesaggio montano: pannelli in alluminio dalle tonalità brune naturali rivestono le singole capanne così come lo spessore del solaio, formato da una struttura di travi portanti in acciaio. Anche le lamelle che schermano le vetrate sono dello stesso materiale e tinta. I pavimenti sono in ceramica beige chiaro, mentre nella sala relax il pavimento è in legno di rovere oliato bianco.

 

Hubertus, ospitale di natura - Ultima modifica: 2023-11-02T15:52:56+01:00 da Federica Gasparetto

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