Il turismo attende con ansia le direttive per la ripartenza

Turismo: Capri tra le destinazioni pronte a ripartire, nella foto uno scorcio dell'esterno del Capri Palace di Anacapri

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Turismo: Capri tra le destinazioni pronte a ripartire, nella foto uno scorcio dell'esterno del Capri Palace di AnacapriFinalmente si inizia a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel, ma non ancora per il turismo. È partito il countdown verso la fase 2, che dovrebbe iniziare il 4 maggio. In realtà sarà un procedere per step, con un probabile susseguirsi di nuove restrizioni e allentamenti in base all’andamento del contagio e i suoi effetti, esattamente come è accaduto a Wuhan, in Cina, del resto. Nelle linee guida appena consegnate al Presidente del Consiglio dalla task force guidata da Vittorio Colao si legge infatti che, in caso di nuovi focolai, aree più o meno vaste del Paese potrebbero fare marcia indietro. Tre sono i fattori che potrebbero costringere alcune zone ad un nuovo lockdown: un picco di contagi, la mancanza di posti letto negli ospedali o nelle terapie intensive, la scarsità di dispositivi di protezione personali come le mascherine.

Detto questo, il passaggio alla fase 2 rappresenta uno spiraglio per molti operatori del turismo e dell’ospitalità che stanno aspettando con ansia di conoscere le misure di igiene e sicurezza che dovranno adottare per decidere il da farsi per la stagione estiva, per valutare se è possibile organizzarsi per l’apertura o meno. Alcuni però si stanno già portando avanti…

Capri: al via il progetto ripartenza

Come l’isola di Capri, per esempio, che sta lavorando al “progetto di ripartenza”, un documento che a fine aprile verrà consegnato al Governo e alla Regione Campania con alcune indicazioni – da parte degli Amministratori e del comparto imprenditoriale locale – sulle tipicità del territorio affinché vengano tenute in considerazione nella definizione delle misure, in corso di elaborazione, da adottare nelle Fasi 2 e 3. Da Capri tengono a sottolineare che, grazie alla lungimiranza delle due Amministrazioni locali e alla collaborazione dei cittadini, l’sola non ha visto il diffondersi della pandemia sanitaria e il territorio risulta attualmente sicuro.

Operativi questa estate?

Th Resorts ha dichiarato di voler dare il via alla stagione a fine giugno con la riapertura delle sue 30 strutture, distribuite lungo la penisola in località sia di mare che di montagna, ovviamente adottando le misure sanitarie che verranno imposte dal Governo per rassicurare gli ospiti e salvaguardare la loro salute, oltre a quella dello staff.
Ogni giorno che passa rischia di compromettere la stagione e creare un ulteriore danno a gestori e proprietari di immobili, a tutto il comparto del turismo” è la dichiarazione di Graziano Debellini e l’amministratore delegato Gaetano Casertano di Th Resorts, come
si legge su T&A Adv Training.

Anche Valtur del gruppo Nicolaus, uno dei principali player del settore turistico italiano, si dichiara pronta a ripartire quanto prima con i suoi villaggi, ma è più cauta nel precisare anche che tutto è subordinato alle misure che verranno adottate e all’ammontare dei costi che comporteranno, per esempio per dispositivi, sanificazione ecc. Soprattutto, come si legge su alcune testate di settore, per Giuseppe Pagliara, amministratore delegato di Erregi Holding, è fondamentale conoscere le responsabilità che verranno imputate alle strutture ricettive verso clienti e fornitori.

Il turismo attende con ansia le direttive per la ripartenza
- Ultima modifica: 2020-04-23T08:52:58+02:00
da Maria Grazia Ventura

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