Le linee guida UE per far ripartire turismo e trasporti

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“Il turismo è molto importante per tutta l’Unione Europea, si tratta di 27 milioni di lavoratori, diretti e indiretti, che grazie al comparto possono vivere, 3 milioni di imprese, la maggior parte micro e Pmi, e i paesi più colpiti dal covid-19 Italia e Spagna, insieme alla Francia, sono anche le due superpotenze turistiche europee”, ha dichiarato venerdì scorso Carlo Corazza, Responsabile del Parlamento europeo in Italia, nell’incontro in streaming organizzato tra parlamentari europei e rappresentanti delle principali associazioni di categoria (Enit, Federalberghi, Federturismo, Confturismo, Assobalneari).

In attesa del recovery fund europeo, promesso entro fine maggio – il commissario Thierry Brenton qualche giorno fa, ha parlato di un quinto dedicato al turismo, e anche nel prossimo bilancio settennale europeo le promesse sono di dare più attenzione al comparto, che pesa per il 10% sul Pil europeo – ieri 13 maggio la Commissione Europea ha divulgato le sue linee guida in materia di turismo e trasporti, cui tutti i Paesi UE dovrebbero attenersi.

Si tratta di un pacchetto di indicazioni e raccomandazioni per aiutare gli Stati membri a eliminare gradualmente le restrizioni di viaggio e consentire alle imprese turistiche di riaprire, dopo mesi di blocco, nel rispetto delle necessarie precauzioni sanitarie. L’Europa punta a una strategia coordinata per fasi per ripristinare la libertà di movimento e interrompere i controlli alle frontiere. Linee guida comuni, quindi, per un ripristino progressivo dei servizi turistici e indicazioni per i protocolli sanitari da adottare nei luoghi di vacanza. Ci sarà anche una mappa interattiva di tutta Europa sui passaggi possibili e sulle situazioni sanitarie che si troveranno nei luoghi di vacanza.

“Le restrizioni ai viaggi e i controlli alle frontiere dovrebbero essere revocati per le regioni, le aree e gli Stati membri con un’evoluzione positiva ed una situazione epidemiologica abbastanza simile”, dice Bruxelles, che suggerisce anche l’utilizzo di app di tracciamento dei contagli che dialoghino tra loro.
Non è previsto un passaporto sanitario europeo e sarà il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ad aggiornare costantemente la mappa europea dei contagi in base alla quale sarà possibile aprire al flusso di viaggiatori.

Le indicazioni per gli hotel

A ristoranti e bar l’UE raccomanda di tenere i tavoli ad almeno a due metri di distanza e di evitare code al bancone o ai buffet. Le imprese ricettive devono restare in contatto con gli ospiti anche dopo la loro partenza per poterli informare tempestivamente di eventuali contagi durante il soggiorno e far scattare così le opportune misure di contenimento. Tutto il personale deve essere formato affinché possa garantire il distanziamento sociale, l’igiene e la gestione degli spazi. In spiaggia ombrelloni e sdraio dovranno essere posizionate almeno a due metri di distanza (se non si tratta di persone dello stesso nucleo famigliare). Per tutte le attività ricettive sarà indispensabile procedere a sanificazioni regolari, anche degli impianti di ventilazione.

E sui mezzi di trasporto?

Sui mezzi di trasporto le mascherine saranno obbligatorie per tutti, personale e passeggeri. In quelli urbani, si consiglia di aumentarne le corse per ridurre  l’affollamento e di prevedere l’uso di adesivi per il distanziamento tra le persone. E’ consigliata l’apertura automatica delle porte per evitare ai passeggeri di premere il bottone della fermata. Per gli aerei sono raccomandati gli stessi filtri usati negli ospedali.

Accordi tra Paesi covid-free?

I media mettono in guardia sui paventati accordi bilaterali tra Paesi con un basso indice di contagio da coronavirus, come la Grecia e la Croazia che stanno provando ad aprire corsie privilegiate per i viaggi con altri Paesi, a discapito del nostro e della Spagna.

Austria e Germania hanno annunciato che dal 15 giugno riapriranno le frontiere – si legge su Repubblica. Vienna intende procedere nello stesso modo in tempi rapidi, mentre Svizzera. Estonia, Lituania e Lettonia aboliranno i controlli in dogana tra due giorni. Boris Johnson ed Emmanuel Macron starebbero studiano un patto per evitare quarantene a chi viaggia tra i due paesi, mentre la Spagna ha appena riconfermato l’obbligo di isolamento a chi entra nella penisola iberica.

 

 

Le linee guida UE per far ripartire turismo e trasporti
- Ultima modifica: 2020-05-14T11:01:18+02:00
da Maria Grazia Ventura

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