Italia: incoming a gonfie vele, verso quota 40 miliardi di euro

Una coppia di turisti stranieri lanciano la monetina nella fontana di Trevi a Roma
Travel couple trowing coin at Trevi Fountain, Rome, Italy for good luck. Happy young couple smiling traveling together on romantic travel vacation holiday in Europe. Asian woman, Caucasian man.

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Una coppia di turisti stranieri lanciano la monetina nella fontana di Trevi a RomaIn base ai dati resi noti dalla Banca d’Italia, nel 1997 l’Italia incassò 26,26 miliardi di euro dall’incoming. Nel 2017 il nostro Paese dal turismo internazionale ne ha incassati più di 39 miliardi di euro, con la prospettiva di superare quota 40 miliardi di euro nel 2018.

Anni di crisi sono stati il 1999, con 26,7 miliardi di euro incassati dai turisti stranieri, in leggera flessione rispetto all’anno precedente; il 2000, con un balzo di ben 3 miliardi di crescita l’anno successivo grazie al Giubileo, seguito da tre anni di flessione e una ripartenza lenta nel 2005.

Nel 2006 l’incoming ha superato il tetto del 2000, poi c’è stato un picco nel 2008 e un nuovo tonfo a partire dall’anno successivo a causa della crisi internazionale innescata dal crollo dei titoli subprime alla Borsa di New York, con una perdita di ben 2 miliardi di fatturato.

Si è tornati sopra quota 30 miliardi nel 2011 con una salita costante che è accelerata a partire dal 2015, quando è stata superata quota 35 miliardi, arrivando a 39 miliardi due soli anni dopo.

Il primato di Roma nell’incoming

Il Colosseo a RomaRoma è da sempre la prima destinazione turistica in Italia per chi viene nel nostro Paese. Dal 2012 l’ammontare relativo all’incoming è costantemente sopra quota 5 miliardi di euro, ha superato i 6 miliardi di euro nel 2015, ha perso 500 milioni nel 2016.

Il 2016 ha disatteso le aspettative degli albergatori romani: il Giubileo straordinario proclamato per quell’anno da papa Francesco non ha incrementato i flussi turistici come sperato. Il motivo è che si trattava di un evento ispirato al rito della perdonanza indetto da papa Celestino V all’Aquila nel 1294 che viene effettuato nei luoghi di residenza dei credenti.

Da quando Virginia Raggi, esponente del movimento 5 Stelle, si è insediata inaspettatamente nel Campidoglio come sindaca, la capitale soffre di un pubblicità sfavorevole. Improvvisamente Roma dal punto di vista mediatico si è riempita di buche (che ci sono sempre state), di immondizia (che c’è sempre stata), gli autobus (da altri acquistati e mal mantenuti) hanno incominciato a prendere fuoco con una certa frequenza.

La politica, al governo come all’opposizione, non guarda in faccia a nessuno e non ha amor di patria anche se dichiara in ogni momento di essere al servizio dei cittadini e del loro benessere.

L’ascesa di Milano

Turisti al Castello Sforzesco di MilanoMilano è diventata la seconda destinazione turistica per l’incoming in Italia scavalcando Venezia, che da sempre era l’ancella di Roma. Ha sfiorato quota 3 miliardi di euro nel 2012, ha sfiorato quota 3,5 miliardi di euro nell’anno di EXPO Milan 2015, ha superato brillantemente tale quota nel 2016, è andata oltre i 3,6 miliardi nel 2017 continuando a incrementare visibilità e fatturato anche nel 2018.

Milano ha cambiato pelle passando da città operaia e industriale a città della finanza e del terziario avanzato, la cosiddetta industria 4.0, modificando profondamente anche la sua natura urbanistica e infrastrutturale. È l’unica città in Italia a disporre di cinque linee di metropolitana e di altre 12 linee ferroviarie suburbane che svolgono un servizio di metropolitana mentre attraversano il tessuto urbano milanese, conosciute come Passante ferroviario.

In totale, la Lombardia con oltre 6,5 miliardi di fatturato incoming risulta la prima regione in Italia precedendo Lazio (5,73 miliardi di euro), Veneto (5,45 miliardi di euro), Toscana (4,49 miliardi di euro). Sud e Isole (Sicilia e Sardegna) con 4,85 miliardi di euro incassano meno di Lombardia, Lazio e Veneto e superano di poco la Toscana. Che esista una questione meridionale in Italia anche nel turismo è perfino pleonastico affermarlo…

Una gondola troppo affollata

Una nave da crociera nella laguna di VeneziaVenezia occupa il terzo posto nell’incoming in Italia con 3,1 miliardi di euro. Considerate le dimensioni fisiche della città, vale da dire di un’isola, il problema di Venezia è sia quantitativo che qualitativo: con 30 milioni di visitatori l’anno, Venezia è arrivata sull’orlo di una crisi di nervi testimoniata dall’adozione di tornelli che limitano gli accessi nei periodi di massima affluenza.

Il problema non può essere risolto con i tornelli ma con l’adozione di una coraggiosa politica del turismo che disciplini i flussi a monte scoraggiando il turismo mordi e fuggi, premiando il turismo che acquista pacchetti culturali (alberghi più musei) e si ferma almeno tre giorni indipendentemente dalla categoria alberghiera dell’alloggio scelto. A Venezia esiste anche un problema di abusivismo ricettivo, o di ricettività borderline, che dovrebbe essere affrontato con serietà e determinazione per il bene della città e di quei pochi che ancora vi risiedono.

All’ombra del campanile di Giotto

Firenze è balzata dai due miliardi di euro del 2012 ai quasi 2,9 miliardi di euro del 2016. Considerato che Firenze è una città residenziale a tutti gli effetti, con un’intensa attività sociale ed economica, e un importante hinterland industriale, rientra tra le eccellenze italiane che cercano di trovare un equilibrio sostenibile tra turismo, residenti, economia e relative infrastrutture.

L’Alta Velocità ferroviaria l’ha di certo premiata visto che si trova sull’asse che collega il Nord con il Centro e il Sud Italia, comoda da raggiungere da Milano (un’ora e 39 minuti) come da Roma (un’ora e 22 minuti).

Napoli. Il ritorno di una capitale

Il Maschio Angioino, uno dei simboli di Napoli

Napoli è la prima città del Sud nell’incoming, sesta nella classifica generale delle destinazioni italiane con 1,37 miliardi di euro che sono diventati 1,6 miliardi di euro nel 2017.

Finalmente il turismo in città sta diventando un fenomeno adulto, anche se Napoli, per le dimensioni del territorio, l’incredibile ricchezza della sua offerta culturale, l’essere stata capitale dal 1266 al 1860 (da Carlo d’Angiò agli aragonesi, dagli Asburgo ai Borbone) ha tutto il diritto di aspirare a competere maggiormente con le città del Centro e del Nord del Paese.

Finalmente l’hanno dotata anche di una metropolitana che si è affermata tra le più belle in assoluto. Era dalla fine del 1800, con l’inaugurazione delle funicolari (diventate quattro negli anni Venti dopo la prima inaugurata nel 1880), che Napoli aspettava un’opera civile del genere.

Sicilia, scrigno di tesori poco valorizzati

Il Tempio greco di SegestaPer trovare nella classifica dei Top 20 nell’incoming in Italia un’altra città meridionale dopo Napoli (al 6° posto) bisogna arrivare a Palermo che occupa il sedicesimo posto con 503 milioni di euro, in netta salita rispetto agli anni precedenti dove non aveva mai neppure sfiorato i 400 milioni di euro. La Sicilia negli ultimi anni vanta una crescita significativa passando dal miliardo di euro del 2012 a 1,4 miliardi di euro del 2016.

Considerando che la Sicilia è un incredibile scrigno di ricchezze archeologiche, storiche e naturali, è la più grande isola del Mediterraneo, e la regione più estesa d’Italia, con la seconda popolazione (5 milioni di residenti) dopo la Lombardia, i fatturati del turismo siciliano risultano a dir poco risibili.

Ovunque nel mondo un territorio in grado di mettere in fila Palermo, la Valle dei Templi, Selinunte, Piazza Armerina, la Cattedrale di Monreale, Erice, Taormina, centinaia di chilometri di coste, il più grande vulcano attivo d’Europa, sarebbe in testa a qualsiasi classifica del turismo. La regione dovrebbe competere almeno con il Veneto (il cui fatturato incoming è quasi il quintuplo rispetto a quello siciliano).

Gravissime carenze infrastrutturali (dai porti agli aeroporti, dalle strade alle ferrovie), un’immagine ancora legata alla mafia nonostante il commissario Montalbano, il personaggio letterario e televisivo inventato da Andrea Camilleri che ha creato un vero e proprio turismo di destinazione, l’incapacità sia di dar vita a un sistema turistico evoluto che di saperlo promuovere costituiscono le palle al piede dell’isola come dell’intero Sud Italia, Sardegna compresa.

 

Italia: incoming a gonfie vele, verso quota 40 miliardi di euro
- Ultima modifica: 2018-09-06T13:02:22+02:00
da Renato Andreoletti

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