Le città e i grandi eventi. Un focus su Milano e le Olimpiadi invernali a Welcoming Gate

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I grandi eventi internazionali: volani per l’economia, opportunità di sviluppo, ma anche situazioni delicate da ‘maneggiare con cura’ per gestire un ‘prima’, un ‘durante’ e soprattutto un ‘dopo’ con rigore e lungimiranza.
Se n’è parlato l’8 marzo a Milano, città protagonista – insieme a Cortina – delle Olimpiadi e della Paralimpiadi invernali del 2026, durante la terza tappa di Welcoming Gate, la serie di incontri, dibattiti e tavole rotonde organizzata da MC International e DOC-COM, dedicata al mondo dell’ospitalità e allo sviluppo del settore.
Il Villaggio Olimpico e Il PalaItalia
Quando si parla di grandi eventi in Italia si pensa subito alle Olimpiadi invernali di Torino del 2006 e dell’Expo 2015 di Milano, due occasioni che hanno dimostrato le grandi potenzialità di questo tipo di avvenimenti dal punto di vista economico ma hanno anche evidenziato le criticità che bisogna gestire e preventivare nel momento in cui si interviene sul disegno sulla città con operazioni che la condizioneranno anche dopo la fine dell’evento.
Così, nel progettare le strutture dedicate alle Olimpiadi invernali Milano Cortina, si è fatto tesoro di queste esperienze e si è ragionato sin dal primo momento su quella eredità che le architetture lasceranno su Milano. Strutture che, sottolinea Francesco Scullica, coordinatore del comitato tecnico scientifico di Welcoming Gate potranno rappresentare soluzioni a problemi della città.
Quello della accoglienza degli studenti fuori sede, un tema che è diventato di attualità negli ultimi anni, e quello di dotare Milano di una struttura moderna e aggiornata per ospitare i grandi spettacoli e i grandi eventi musicali ma non solo.
Così il Villaggio Olimpico nella zona di Porta Romana – uno degli scali ferroviari oggetto di riqualificazione – diventerà subito dopo l’utilizzo per i giochi olimpici uno studentato a disposizione dei ragazzi che arriveranno per studiare nelle università milanesi e il PalaItalia nella zona di Santa Giulia diventerà la nuova Arena di Milano quindi pronta ad accogliere spettacoli ed eventi in zone in una zona non centrale ma ben collegata di Milano.
Ed è questa l’ottica in cui sono stati presentati i progetti del PalaItalia – da Moritz Schneider, senior venue e real estate Developer di CTS Eventim e Gianmichele Melis, assistent director di Arup – e del Villaggio Olimpico – da Luca Mangia, director, fund e assett management di Coima Sgr e Gabriele Pascolini, senior associate principal di Skidmore, Owings & Merrill. In entrambi i casi si è parlato dello studentato e della nuova arena e non di villaggio olimpico e di PalaItalia, per sottolineare che si tratta di due strutture che nascono per la città e che – per un breve lasso di tempo – saranno a disposizione per le Olimpiadi. Progettate naturalmente, in entrambi i casi, con la massima attenzione alla sostenibilità.

I numeri dell’ospitalità di Milano
Cosa rappresenteranno le Olimpiadi per gli albergatori nell’area di Milano? Secondo Maurizio Naro, Presidente Federalberghi Milano, Lodi, Monza e Brianza, la situazione sarà più definita nei prossimi mesi quando ci saranno calendari più precisi. “Per ora a Milano sono state richieste circa 15.000 camere in hotel 3, 4 e 5 stelle che serviranno a ospitare la ‘famiglia olimpica’ ovvero i comitati olimpici nazionali, i media, gli sponsor e gli invitati degli sponsor. Un conteggio da cui restano fuori ovviamente gli atleti – che avranno spazi dedicati – i turisti e le forze dell’ordine che saranno ospitate nelle caserme cittadine.
“In sede di candidatura – spiega ancora Naro – l’offerta di camere necessarie è stata costruita ricorrendo a un territorio più ampio della sola città di Milano: erano coinvolte per esempio anche le aree di Malpensa, Como, Bergamo e Brescia”.
Per quanto riguarda le attese in termini di turismo su tutto il territorio interessato dai Giochi si parla “di circa un milione di turisti sui diversi campi di gara, di cui il 70% dovrebbe essere locale – quindi proverrà dall’Italia – e il 30% arriverà dall’estero”. Un numero importante, che sarà distribuito non solo geograficamente tra le diverse località interessate dalle gare, ma anche temporalmente nei vari momenti delle competizioni. In totale infatti l’evento si svolgerà su circa 25 giorni, suddivisi tra Olimpiadi e Paralimpiadi.
Per quanto riguarda Milano, dove avranno luogo campionati come quello di pattinaggio, secondo Naro si tratterà di gestire soggiorni che avranno un carattere di maggiore continuità rispetto ad altre gare, come quelle di sci che si svolgeranno nelle località montane. A soddisfare questa esigenza potranno essere le camere disponibili su Milano e non dedicate alla famiglia olimpica – il totale di camere su Milano è di circa 33.000 camere – e i circa 26.000 appartamenti disponibili per affitti brevi.

Le città e i grandi eventi. Un focus su Milano e le Olimpiadi invernali a Welcoming Gate - Ultima modifica: 2024-03-09T11:26:35+01:00 da Anna Calvanese

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