In Italia abbiamo un’immensa fortuna: siamo circondati dall’arte, una bellezza che il mondo ci invidia. Noi che siamo abituati a vederla da sempre, la diamo spesso per scontata, ma non lo è. Ed è bello ci sia chi l’apprezza come un dono, la promuove e la condivide. È un po’ questo l’intento che sta alla base di Palazzo Ripetta, hotel a 5 stelle indipendente, aperto a dicembre 2022 a Roma all’interno di uno splendido edificio del 1600.
Parliamo dell’ex Conservatorio della Divina Provvidenza in Via Ripetta, fra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, a due passi dall’Ara Pacis e dal Mausoleo di Augusto. Un edificio storico che dal 1672, grazie all’iniziativa di papa Clemente X, ha accolto, educato e dato sostegno a bambine orfane e giovani donne in stato di povertà. Un palazzo con alle spalle una storia importante, ricco di opere d’arte e affreschi, perfetto esempio del concept della proprietà che punta sul patrimonio culturale.
L’arte è al centro
Ad acquistare Palazzo Ripetta alla fine degli anni ‘60 è stato Alberto Ginobbi, costruttore romano di spicco della seconda metà del ‘900, fondatore del Gruppo Ginobbi. A parlarcene è Giacomo Crisci, il nipote che ne ha seguito le orme ed è oggi amministratore del Gruppo. È stato lui infatti a volere e a curare il progetto alberghiero: “Nonno era noto per la sua forte passione per l’arte. Acquistò l’immobile non solo per le sue potenzialità imprenditoriali, ma anche e soprattutto per l’alto valore simbolico”.
Una passione tramandata di generazione in generazione, ma che con Palazzo Ripetta fa un passo avanti: una nuova idea di hotellerie che pone al centro l’arte, la storia e la cultura italiane, coniugandole armoniosamente col design di oggi. “Quando abbiamo pianificato il progetto agli inizi della pandemia, abbiamo ritenuto fosse il momento giusto per noi: uno stop involontario dell’attività alberghiera, da sfruttare come occasione per reinventarci, reinterpretandoci” continua Crisci. “Vogliamo fare di Palazzo Ripetta un nuovo punto di riferimento iconico per il rilancio del Gruppo. È bello sapere che a Roma c’è un posto così, e vogliamo che la sua storia si senta e venga ricordata”.
Cultural concierge
All’interno di Palazzo Ripetta ci sono due filoni artistici: da un lato gli elementi storici come l’affresco di Giacomo Triga nel Salone Bernini, il busto in marmo di Innocenzo XI e alcuni reperti archeologici come un sarcofago romano, utilizzato come fontana nel chiostro interno. Dall’altro lato, una collezione di opere d’arte contemporanee tra le quali spicca la Sfera di Arnaldo Pomodoro, con un posto di rilievo all’ingresso dell’edificio. Ma ci sono anche altre sculture e dipinti di autori come Liberatore, Lorenzetti, Sinisca.
Palazzo Ripetta vuole essere un punto d’incontro dove non solo gli ospiti dell’hotel possono soggiornare in una struttura di alto livello, ma anche cittadini e turisti possono entrare liberamente e visitare l’edificio. “Ci piace l’idea del cultural concierge. A tale scopo, una dipendente laureata in storia dell’arte si occupa proprio di promuovere la cultura, all’esterno e all’interno dell’albergo” spiega Crisci. “Abbiamo un percorso che riprende tutte le opere d’arte presenti nel palazzo, e una serie di attività personalizzate per fare in modo che l’hotel sia non solo una struttura in cui soggiornare, ma anche un’esperienza in cui sentirsi a Roma, a stretto contatto col suo immenso patrimonio”.
Lavoro di squadra
Palazzo Ripetta è stato restaurato una prima volta nel 1968 dall’architetto Luigi Moretti. Sono suoi ad esempio gli stucchi originali e le volte che si possono ammirare ancora oggi in alcune sale. Nel 2020 è iniziata poi la seconda e importante opera di restauro dell’intero immobile.
Le 78 camere, di cui 21 suite, sono state studiate e riorganizzate secondo nuovi canoni espressivi per adattarsi al XXI secolo: alto livello di tecnologia, comfort ambientale e tessuti ricercati, creati artigianalmente e in esclusiva per l’albergo. A curare il progetto di rinnovamento è stato un team di professionisti, gli studi Fausta Gaetani Design e M.O.I. Architetti, che hanno saputo armonizzare l’opera di Moretti e la storia del palazzo seicentesco, con una nuova visione della classicità romana e del lusso contemporaneo. Un lavoro di squadra portato avanti insieme allo studio DL Progetti dell’architetto Domenico Lombardo, che grazie ai suoi disegni esecutivi e realizzativi ha permesso di velocizzare le attività di ristrutturazione.
Inoltre, cinque sale ospitano meeting di lavoro ed eventi privati e su misura, grazie a spazi adattabili a ogni esigenza. La cappella, restaurata e dotata dei migliori comfort ambientali, è una sala eventi affrescata autorizzata per accogliere 200 persone.
Realtà molisana situata nel nucleo industriale di Campochiaro in provincia di Campobasso, Arredo Design è un’azienda di produzione specializzata nel settore contract alberghiero, nel quale è attiva dal 1992, con un portfolio clienti di hotel 4 e 5 stelle. Operando in sinergia con lo Studio di Roberto Liorni e Fausta Gaetani Design, ha realizzato tutti gli arredi custom di falegnameria, imbottiti e illuminazione di Palazzo Ripetta. Lo sviluppo del progetto, che ha interessato sia le camere che le aree comuni (bar, ristorante, foyer) è passato attraverso scelte stilistiche e di materiali in grado di rispecchiare ed esaltare il prestigio dell’edificio storico, conferendo a ogni ambiente un tocco di stile ed eleganza.
Dal restauro ai nuovi spazi
DL Progetti si occupa di progetti di diversa complessità e scala in svariati settori. Progetta dal masterplan al singolo edificio, dagli interni alla sostenibilità. Per Palazzo Ripetta, la sfida è stata riportare in vita i caratteri essenziali dell’edificio storico, recuperando elementi architettonici originali. Lo studio ha lavorato al restauro conservativo delle facciate, delle coperture, dei cortili interni, al recupero della ex chiesa con al suo interno un affresco, restaurato in corso d’opera. Ha curato il nuovo layout del piano terra, la riqualificazione degli spazi comuni, la ristrutturazione di camere e suite, la realizzazione delle cucine e degli spazi tecnici, redigendo il progetto architettonico esecutivo e costruttivo, integrato con le soluzioni individuate con gli interior designer Fausta Gaetani e M.O.I. Architetti. Inoltre, è stato svolto il coordinamento e l’integrazione del progetto degli impianti e il supporto al cantiere per la realizzazione delle opere eseguite dal General Contractor, IGIT.
L’offerta culinaria
L’hotel ospita il ristorante San Baylon e il chiosco Piazzetta Ripetta. Il concept ristorativo è stato curato da Laurenzi Consulting e dallo studio di architettura di Roberto Liorni. L’idea è quella di unire comfort e raffinatezza, per ricreare i sapori e il calore italiani.
Il nome del ristorante si rifà alla storia del palazzo, quando nel 1800 iniziò ad accogliere le “zitelle” provenienti dal Conservatorio di San Pasquale Baylon a Trastevere (il santo fu fra l’altro protettore delle donne e inventore dello zabaione). Si trova all’interno dell’edificio, e rappresenta un perfetto equilibrio fra design e piatti italiani. A guidarlo è lo chef Marco Ciccotelli, che fa del lusso goloso il punto di forza della sua cucina partendo dalla tradizione nostrana. Un comfort food che sa come coccolare i propri avventori.
Il ristorante ospita anche il Baylon Cocktail Bar, aperto da mattina a sera, curato dagli esperti della mixology di The Jerry Thomas Project, “Secret Bar” della capitale. Il chiosco Piazzetta Ripetta si trova invece nella corte interna a cielo aperto, ideale per pause informali o pranzi con hamburger e club sandwich (non manca nemmeno qualche piatto più corposo della cucina locale). Una ristorazione veloce, alla mano ma al tempo stesso di qualità. Piazzetta Ripetta è un po’ l’icona del pensiero culturale del Gruppo Ginobbi, concepita per essere una nuova piazza romana, uno spazio accogliente dove incontrarsi per mangiare, bere e rilassarsi.
Transizione green
Per Giacomo Crisci fare impresa oggi significa lavorare in modo responsabile, non solo preservando l’arte e la cultura, ma affiancando la sostenibilità. In che modo? Seguendo un modello di turismo più green, di qualità e consapevole del proprio ruolo, pianificando l’investimento in modo che sia funzionale alla transizione energetica. L’obiettivo è offrire esperienze a impatto zero sull’ambiente e sui luoghi in cui sorge la struttura.
A Palazzo Ripetta l’energia è 100% verde e proviene da fonti rinnovabili. “Abbiamo lavorato molto sull’isolamento termico, e in particolare sulla riqualificazione con impianti a risparmio energetico, in grado di gestire le regolazioni per evitare un dispendio elevato e non necessario” spiega Crisci. “Nelle nostre cucine, tutte elettriche perché in un edificio storico non si possono utilizzare cucine a gas, riusciamo addirittura a dimezzare il consumo. Un esempio concreto è il forno: le varie apparecchiature controllano la temperatura, e quando viene raggiunta la soglia di stabilità staccano la corrente, evitando sprechi di energia e denaro”.
Inoltre, per quanto riguarda le camere e le suite, i set di cortesia sono prodotti bio e senza parabeni, la stampa di brochures e cataloghi è in carta riciclata ed ecologica, con l’utilizzo di inchiostri vegetali.
Il Gruppo B21 è attivo nei settori logistica, hotel management, care giver, facility management e real estate. Alcune aziende del gruppo sono state trasformate in Società Benefit: oltre agli obiettivi di profitto, integrano nell’oggetto sociale lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Anche per questo Palazzo Ripetta si è rivolto al Gruppo B21, condividendo per l’intero progetto gli obiettivi di innovazione e sostenibilità. Nel servizio di cleaning è stato ridotto l’uso dei prodotti chimici, adottando metodologie a ozono. Il servizio proposto infatti risponde ai criteri minimi ambientali attraverso l’impiego di prodotti ecolabel, attrezzature e macchinari adatti. Il progetto punta anche sull’igiene degli ambienti indoor, importante come profilassi delle infezioni (Progetto Aeria): libera l’aria dagli inquinanti, purificandola e conferendole un’umidità relativa. In aggiunta il servizio è attento anche agli acquisti derivanti da economia circolare.