Roma, l’Ambasciatori Palace torna a splendere: la Dolce Vita secondo InterContinental

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C’è grande fermento nella capitale. Roma sta infatti vivendo un momento di grande sviluppo nel segmento dell’ospitalità di lusso con l’arrivo, da qui ai prossimi cinque anni, delle insegne più esclusive. Tra queste, InterContinental, luxury brand di IHG Hotels & Resorts, che mancava dalla capitale – e dal nostro Paese in generale – da sette anni e ha fatto il suo rientro in grande spolvero, nell’iconica e centralissima via Veneto.

Dopo un importante intervento di ristrutturazione durato due anni e mezzo, costato all’incirca 45 milioni di euro, nella rinomata via della Dolce Vita il primo maggio ha aperto i battenti l’InterContinental Rome Ambasciatori Palace. È la seconda apertura romana quest’anno per IHG, a pochi mesi da quella che ha segnato il debutto italiano di Six Senses, e a cui farà seguito un terzo nuovo albergo, sempre in via Veneto: l’Hotel Alexandra, Vignette Collection, prima struttura italiana di questo marchio. Un’espansione su Roma che è parte di una più ampia strategia di sviluppo della compagnia multibrand nel Bel Paese, che ha annunciato nuove aperture anche a Firenze, Torino e Trieste, come Indigo.

L’InterContinental Rome Ambasciatori Palace sorge in un elegante palazzo dei primi del Novecento, in stile neorinascimentale, di fronte all’ambasciata americana. L’edificio fu progettato dall’architetto Carlo Busiri Vici per ospitare i diplomatici in visita a Roma; nel 1946 divenne la biblioteca dell’Ambasciata americana e infine fu convertito in struttura ricettiva, la cui proprietà negli ultimi anni è stata acquisita dal fondo Star II gestito da Catello Sgr.

Oggi il 5 stelle ospita 160 camere, una proposta ristorativa di alto livello articolata in tre outlet – il ristorante Scarpetta NYC, il lounge bar Anita e lo scenografico rooftop bar Charlie’s all’ultimo piano, interamente coperto in vetro e con vista mozzafiato -, area benessere e fitness, sala meeting, e si presenta agli ospiti in una veste totalmente rinnovata, in uno stile classico sofisticato ma senza eccessi. Un lusso contemporaneo sussurrato, lontano dall’overdesign, in cui spicca l’estrema cura dei particolari e il ricorso a forniture di eccellenza made in Italy, nonché alla sapiente abilità artigiana tutta italiana.

Genius loci ed eccellenza made in Italy

Il progetto di ristrutturazione – eccetto la parte f&b che vede coinvolti LDV Hospitality e il noto brand newyorkese Scarpetta – è stato curato da IA Interior Architects, in particolare dal managing director of hospitality Veronica Givone, che per il concept del luxury hotel ha tratto ispirazione dal genius loci. In tutta la struttura, aree comuni e camere, si ritrovano continue citazioni alla città ed elementi architettonici che rinterpretano i fasti di Roma. “Mi sono innamorata dell’edificio sin dal momento in cui l’ho visto nel 2018 – racconta Veronica Givone -. Da allora, l’intero team ha lavorato intensamente per rinnovare, progettare, curare e creare l’armonia perfetta per far vivere agli ospiti l’intramontabile eleganza dell’artigianalità italiana”.

Alla guida dell’hotel, un manager con una consolidata esperienza nell’hospitality, Luca de Stefano, di origine sarda, approdato all’Ambasciatori quando era ancora in cantiere e ne ha seguito le fasi di pre-opening e recruiting. “C’è un grande fermento intorno al turismo di lusso e, con questa apertura, diamo anche noi un contributo importante alla nostra città – ha dichiarato il general manager – . L’affluenza di turisti internazionali è in crescita e la primavera è cominciata con una notevole richiesta di camere, un segnale positivo che ci fa partire con entusiasmo in questa nuova avventura”.
L’hotel al momento impiega 140 dipendenti, con l’obiettivo di salire a 160 a regime. In questo primo anno parziale di vita prevede di registrare un tasso di occupazione pari al 50%.

Grandi opportunità per la destinazione

Alla presentazione del luxury hotel, che si è tenuta ieri nel suggestivo rooftop bar Charlie’s, sono intervenuti anche l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato e il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli che hanno sottolineato quanto la presenza dei grandi gruppi internazionali dell’hospitality dia lustro a Roma e l’arrivo di InterContinental Hotels & Resorts contribuisca al rilancio di una delle vie più iconiche della città.

“La riapertura dell’InterContinental Rome Ambasciatori Palace costituisce un tassello fondamentale per il definitivo rilancio di uno dei quadranti più iconici della nostra città, qual è quello di Via Veneto – ha aggiunto Giuseppe Roscioli -. La capacità di attrazione di questa storica struttura, magnificamente rinnovata, concorrerà in maniera decisiva alla rinascita del sogno di un soggiorno a Roma in tutto il mondo”.

Nei prossimi anni il turismo di alta gamma nella nostra città vivrà una vera e propria rivoluzione – ha dichiarato Alessandro Onorato, con i grandi brand dell’hotellerie internazionale che hanno investito sulla capitale in un clima di rinnovata fiducia con l’amministrazione. Solo nel settore 5 stelle lusso il numero delle stanze aumenterà del 30% entro il 2025 e raddoppierà entro i prossimi 5 anni. Apriranno i principali marchi del lusso che fino ad oggi non c’erano, generando nuove opportunità occupazionali e importanti ricadute economiche sull’economia cittadina. Andando a coprire una carenza di strutture di alta gamma che danno una spinta verso l’alto alla qualità del servizio, ma anche all’immagine della destinazione Roma a livello internazionale”.

Roma, l’Ambasciatori Palace torna a splendere: la Dolce Vita secondo InterContinental - Ultima modifica: 2023-05-11T15:29:01+02:00 da Maria Grazia Ventura

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