È partito ieri il bonus vacanze e alle 16 di oggi erano più di 200 mila i buoni erogati tramite l’app Io, per un esborso complessivo da parte delle Stato pari a oltre 92 milioni di euro, fanno sapere dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Questo significa che 200 mila famiglie ben prima del 1 luglio erano già sulla griglia di partenza in attesa dello start, informate sulla procedura, attrezzate con dichiarazione Isee, app scaricata sullo smartphone… A prescindere da come la si pensi sulla misura introdotta dal governo, quindi, non si può negare che le richieste confermino la voglia di vacanza degli italiani e il fatto che si sentono tranquilli e sicuri all’idea di viaggiare.
Al momento sono 1.112 i nuclei familiari che hanno già speso il bonus vacanze nelle strutture ricettive che aderiscono all’iniziativa.
Una misura tanto criticata da alcuni operatori della ricettività italiana, soprattutto per via del meccanismo che prevede l’anticipo del bonus da parte delle strutture ricettive, ma dai commenti che si leggono in queste ore sui social emerge che una parte del mondo hospitality ci sta ripensando. Da fervidi oppositori del bonus vacanze alcuni hanno cambiato almeno in parte idea e provano a sfruttare questa opportunità di incrementare occupazione e introiti.
Il meccanismo del bonus vacanze prevede che l’importo scontato al cliente possa essere recuperato dal giorno lavorativo successivo sotto forma di credito d’imposta, in compensazione tramite modello F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione del pagamento di tutti i tributi e contributi che possono essere versati tramite modello F24 (es. ritenute alla fonte, Iva, contributi Inps, premi Inail, imposte sui redditi e Irap, Imu, tassa rifiuti e altri tributi locali). Ma il credito può anche essere ceduto (qui tutte le informazioni per le strutture ricettive).
