Il Bulgari Hotel Roma e la celebrazione dell’artigianalità italiana

Ospitato in un edificio di pregio, l'hotel definisce un nuovo standard del lusso ed è un tributo al legame di Bulgari con la città che ha visto nascere la maison
Ospitato in un edificio di pregio, l'hotel definisce un nuovo standard del lusso ed è un tributo al legame di Bulgari con la città che ha visto nascere la maison

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In Piazza Augusto Imperatore, nel cuore del centralissimo quartiere Campo Marzio, di fronte al Mausoleo di Augusto e all’Ara Pacis, poco distante dalla storica boutique Bulgari di Via Condotti, il Bulgari Hotel Roma, inaugurato lo scorso anno, rende sempre più indissolubile lo storico legame con la città che ha dato i natali alla maison 140 anni fa.
Oggi è il secondo hotel in Italia e il nono nella collezione mondiale Bulgari Hotels & Resorts, che attualmente comprende le proprietà di Milano, Londra, Parigi, Dubai, Pechino, Shanghai, Bali e Tokyo, in attesa delle prossime aperture alle Maldive e Miami (2025) e a Los Angeles (2026).

Fra antico e moderno
L’hotel è ospitato in un monumentale edificio dallo spiccato linguaggio razionalista progettato dall’architetto Vittorio Ballio Morpurgo, costruito tra il 1936 e il 1938 e inaugurato nel 1950 dal primo ministro Alcide De Gasperi come sede dell’lnps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Il progetto di riqualificazione e di interior design è stato affidato allo studio ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel, come per tutti gli altri Bulgari Hotels & Resorts, che ha saputo bilanciare il rigore estetico delle pietre utilizzate nella Roma imperiale e lo stile architettonico essenziale dell’edificio attraverso texture particolarmente ricche. “I motivi ispiratori del progetto sono due: da una parte la celebrazione della Roma antica e della figura di Augusto, dall’altra il rispetto del palazzo che ospita l’hotel”, raccontano i progettisti.

L’opera di restauro dell’edificio ha seguito lo stesso approccio che Bulgari adotta nelle creazioni di alta gioielleria, basandosi sulla valorizzazione del design, della maestria artigianale e del genio italiano, che si riflette in una serie di scelte stilistiche e di dettagli architettonici: rosoni in mosaico di marmo realizzati a mano, tappezzerie su misura ispirate ai motivi iconici della creatività Bulgari, vetri e lampadari artigianali di Murano, vasi originali Ginori degli anni ’30 realizzati da Gio Ponti e vetrate composte da rulli veneziani in vetro soffiato sono solo alcuni degli elementi che decorano gli ambienti dell’hotel.
Lo Studio Polis di Roma ha curato la progettazione e la direzione dei lavori del restauro dell’edificio e dell’apparato decorativo esistente: il grande mosaico raffigurante le “Origini del mito di Roma”, gli affreschi e i bassorilievi interni ed esterni.

Un gioiello nella città eterna
Il Bulgari Hotel Roma rappresenta “un unicum nella storia della maison” rispetto alle altre otto sedi nel mondo, innanzitutto per il forte legame di Bulgari con la città che l’ha vista nascere, ma non solo. Abbiamo approfondito alcuni aspetti di questo nuovo gioiello ricettivo della Capitale con il general manager Vincenzo Falcone.

Vincenzo Falcone, general manager dell’hotel

Quali sono i dettagli che più caratterizzano il nuovo Bulgari?
La storia e l’esclusività di una location che si trova nel cuore della capitale, il design che unisce in maniera armonica la storia di Roma a quella del brand, il focus sull’esperienza, che passa anche attraverso l’incontro con i collaboratori, che riescono a offrire un servizio di alto livello in modo genuino.
Quali i plus che offrite agli ospiti in termini di servizi e ospitalità?
Per noi è essenziale trasmettere il concetto del “sentirsi a casa” attraverso un’accoglienza impeccabile ma autentica che si ottiene, anche, con uno studio accurato dell’architettura e degli spazi interni. La nostra è un’ospitalità che valorizza il tempo, che oggi è il vero lusso, senza dimenticare la qualità dei servizi, dalla ristorazione alla spa.
Quale aspetto relativo alla direzione di un luxury hotel come il Bulgari considera più appagante e più sfidante?
Essere alla guida del Bulgari Hotel Roma per me è un grandissimo onore; la struttura ha tutte le caratteristiche per diventare uno dei migliori hotel al mondo: un palazzo storico restaurato a opera d’arte con un interior design unico nel suo genere, un’offerta gastronomica creata da Niko Romito, la più straordinaria terrazza della città con una vista a 360 gradi della capitale. Per questo il mio team e io abbiamo la missione di garantire ai nostri ospiti la migliore esperienza di servizio e ospitalità: questa è la nostra sfida quotidiana.
Un team affiatato e preparato può fare la differenza in termini qualitativi. Quali sono gli aspetti che cerca maggiormente nei suoi collaboratori?
Il nostro obiettivo è quello di avere hotel unici con un servizio straordinario e informale, con una particolare attenzione ad anticipare i bisogni dei nostri clienti e a creare un’esperienza tailor made. Per il Bulgari Hotel Roma abbiamo organizzato numerosi open day per trovare i 420 dipendenti distribuiti sui vari dipartimenti. Autenticità, motivazione e passione sono i principali valori che ricerchiamo nei nostri collaboratori.

Dettagli di pregio
L’entrata principale dell’hotel è collocata sotto il grande portico che corre lungo tutta la facciata del palazzo e sottolinea il passaggio dalla dimensione pubblica di Piazza Augusto Imperatore agli spazi privati dell’hotel.
Arredato con più di 500 piante, ospita una zona Lounge, riservata solo agli ospiti, da una parte, e il dehors de Il Caffè, aperto anche alla cittadinanza, dall’altra.

Adiacente alla zona Lounge, l’entrata dell’albergo si apre sul vestibolo d’ingresso, uno spazio circolare alto 5 metri interamente rivestito in marmo di Chiampo e scandito da portali in marmo nero antico.
Illuminato da un grande candeliere in vetro di Murano di Barovier & Toso composto da 25 lanterne in vetro soffiato e polvere d’oro posizionate in asse sulle otto punte della stella a pavimento, il vestibolo ospita la statua di Augusto seduto, in marmo Pentolino.

La reception accoglie gli ospiti in un ambiente luminoso, decorato con pannelli e porte in rete metallica dorata. Sulla parete principale spicca la Forma Urbis, una grande mappa di 3×2 metri, opera dell’archeologo Rodolfo Lanciani, che raffigura la Roma antica sovrapposta a quella moderna. Grandi serramenti in legno e vetro, che riprendono il disegno delle porte originali in noce e vetro di Morpurgo (di cui oggi rimane solo una memoria) dividono la reception dall’ingresso secondario su Via della Frezza interamente rivestito in radica di noce.

Il Bulgari Hotel Roma dispone anche di una biblioteca dotata di una raccolta di preziosi volumi d’arte romana, design, storia e architettura aperta non solo agli ospiti dell’albergo ma anche al pubblico, su appuntamento, e disponibile per eventi. Situata al piano terra dell’hotel, la ricca selezione di volumi è collocata sulle librerie Infinito disegnate da Albini per Cassina nel 1956.

Pionieri del colore
L’hotel ospita 114 camere, di cui 48 suite, suddivise in sette differenti categorie e una Bulgari Suite di 300 metri quadrati, tutte decorate seguendo quattro palette cromatiche diverse e con una splendida vista su Piazza Augusto Imperatore o su via della Frezza, una piccola e affascinante strada romana. Il tema del colore è una scelta precisa del progetto di interior design che “intende richiamare il suo uso pioneristico e spregiudicato nella gioielleria che ha caratterizzato la storia della maison e, allo stesso tempo, rievocare l’identità dell’antica Roma augustea”, sottolineano ACPV Architects. Le nuance vengono declinate nei colori bianco, giallo, rosso e verde e attraverso l’utilizzo di diversi marmi colorati nei bagni, selezionati fuori dall’Italia, proprio secondo la lezione di Augusto: il marmo giallo broccatello in Medio Oriente, il marmo rosso Red Jasper in Sudan, la quarzite verde e il marmo bianco Taj Mahal in Brasile. I marmi colorati dei bagni dettano il codice di tutta la camera, permeando i tessuti degli arredi, delle testiere del letto e persino della lampada Arco di Flos nata nel 1962 dal genio di Achille e Pier Giacomo Castiglioni (l’iconica base originale in marmo bianco di Carrara è stata realizzata infatti “su misura” utilizzando lo stesso marmo dei bagni).


Ristorazione firmata
Le proposte gastronomiche sono interamente a cura dello chef Niko Romito, insignito di tre stelle Michelin per il suo ristorante Reale in Abruzzo e alla guida del progetto di esperienze culinarie per i Bulgari Hotels & Resorts dal 2017. Diversi gli spazi dedicati e diverse anche le esperienze, immaginate per accompagnare ogni momento della giornata. Il Caffè, collocato al piano terra sotto i portici, è pensato per attrarre un pubblico ampio e diventare punto di riferimento del quartiere e della città; il design è ispirato ai caffè della Belle Époque, con specchi anticati, pavimenti in marmo arabescato e pareti in marmorino, e comunica direttamente con l’esterno: le grandi specchiere a parete riflettono le possenti colonne in travertino del portico e le vestigia del Mausoleo, amplificando la percezione dello spazio.
Il quinto piano garantisce una vista ineguagliabile sulla piazza al Ristorante Niko Romito che offre un menu di cucina italiana contemporanea, creato in esclusiva dallo chef per i Bulgari Hotels & Resorts. L’atmosfera è accogliente, lo spazio è ritmato da grandi schermi curvi, pattern che richiamano l’opus incertum romano e sinuosi divani. Le pareti sono arricchite dalla collezione di piatti d’epoca “Le mie donne” firmata da Gio Ponti per Richard Ginori. Il ristorante si apre su un’ampia terrazza esterna ombreggiata da pergole in ferro con vista sullo storico Mausoleo dell’Imperatore Augusto e sull’Ara Pacis e comprende una sala da pranzo privata che può ospitare fino a otto persone.


Allo stesso piano, il Bulgari Bar è un luogo iconico, caratterizzato da un grande bancone in marmo nero decorato con elementi conici in vetro di Murano che riflettono la luce, e da un’ampia terrazza lounge con angolo bar dedicato. La Terrazza vanta una posizione privilegiata sul tetto dell’hotel; il progetto, curato da P’Arcnouveau, è stato concepito come una tipica terrazza romana, con oltre 200 vasi in cui fioriscono una ricchissima varietà di piante e fiori autoctoni che richiamano i giardini delle antiche ville cittadine.
Lo Champagne Bar è un ambiente più intimo e riservato dedicato agli amanti dello Champagne che hanno a disposizione uno speciale carrello Dom Pérignon con i migliori vintage della maison di Epernay. Infine, affacciata su via della Frezza, la prima boutique Bulgari Dolci in Italia che offre le celebri “gemme di cioccolato” di Bulgari e una selezione di dolci tradizionali italiani dal menu La Pasticceria – Niko Romito.

Un tempio del benessere
Tra le dotazioni di un albergo di lusso del calibro dell’hotel romano non poteva mancare un’offerta benessere di alto livello: la Bulgari Spa evoca l’atmosfera delle antiche terme romane con colonne di marmo che si ergono dalla piscina e vetrate colorate che rendono la luce calda e soffusa. Con una superficie di 7.500 metri quadri, l’oasi di pace dispone di nove sale per trattamenti e di una piscina coperta di 20 metri decorata con mosaici scintillanti Bisazza ispirati ai motivi delle celebri Terme di Caracalla.

Infine, il posizionamento in pieno centro città non ha ostacolato l’integrazione del verde nel progetto: oltre 4.500 piante sono state dislocate negli spazi esterni ma anche negli ambienti all’interno dell’hotel. A curare il landscape design è stato lo studio P’Arcnouveau che si è ispirato all’abbondanza e alla spontaneità della vegetazione cittadina, alla tradizione delle terrazze romane e alla ricchezza e alle cromie dei gioielli Bulgari.

Il Bulgari Hotel Roma e la celebrazione dell’artigianalità italiana - Ultima modifica: 2024-05-02T09:14:28+02:00 da Federica Gasparetto

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HD – Single Template - Ultima modifica: 2021-09-24T15:19:00+02:00 da Redazione Digital Farm
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