Sir Rocco Forte: iniezione di liquidità e ripartire prima possibile

La terrazza del Rocco Forte Hotel de la Ville di Roma

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Di origini italiane ma residente in Inghilterra, Sir Rocco Forte, 75 anni, è presidente e amministratore delegato dell’omonima compagnia alberghiera che opera segmento super lusso, con diverse strutture a 5 stelle nel nostro Paese, al momento chiuse.
Il gruppo, prima della pandemia, in Italia aveva in atto un piano di espansione  (nella foto, la terrazza dell’Hotel de La Ville di Roma).

Come gli stessi albergatori italiani sostengono, anche per Sir Rocco Forte il nostro settore ricettivo necessita di un’iniezione di liquidità e di ripartire prima possibile. “l’Italia sta facendo i conti con un’Unione europea che non sta dando un grande aiuto, mi sorprende che nel comitato della fase 2 messo insieme da Vittorio Colao non ci sia un esperto in turismo”, si legge sul Corriere.

Una Junior Deluxe Suite del Rocco Forte Hotel de Russie di RomaIl rientro alla normalità non sarà prima della primavera del prossimo anno, precisa Rocco Forte. “Nella mia storia di imprenditore nel settore alberghiero non mi era mai successo di avere un incasso pari a zero. Per ora sappiamo per certo solo quali sono le uscite” sottolinea nell’intervista, in cui racconta anche la sua esperienza con il covid-19. Per fortuna superata, tanto da affermare “ora vorrei ripartire velocemente, prendere un aereo, andare a motivare i miei dipendenti in giro per il mondo. Un vero imprenditore ha voglia di ripartire subito”. Nella foto una Junior Deluxe Suite dell’Hotel de Russie di Roma.

Riguardo alle misure prontamente adottate, Sir Forte ha spiegato di aver innanzitutto pensato ai dipendenti, attuando tutto ciò che i governi hanno messo a disposizione nei vari Paesi. In Italia, il ricorso alla cassa integrazione e l’assistenza ai lavoratori stagionali regolari, anche con voucher spesa. “Inoltre, tutti i livelli esecutivi, me compreso, hanno avuto un taglio degli stipendi pari al 20 per cento”.

Rocco Forte Hotels, gli scenari futuri

Secondo il presidente della compagnia, oltre alla vitale iniezione di liquidità per il comparto ricettivo, che altrimenti rischia di andare in bancarotta, nell’immediato bisognerà contenere le spese e rivedere i costi dell’affitto con la proprietà degli immobili. Sir Forte in compenso si dichiara contrario a una politica di contrazione delle tariffe perché sarebbe una strada senza ritorno. “In alternativa stiamo adottando una politica più flessibile: chi prenota un soggiorno può eventualmente posticiparlo, anche più volte, data l’incertezza del periodo” precisa l’imprenditore.

Riguardo alla prossima stagione estiva: “Per l’Italia confidiamo nel turismo interno e abbiamo già qualche prenotazione per i nostri alberghi al mare, in cui c’è la fortuna di vivere gran parte della vacanza all’aperto” spiega. “Credo che dopo questa lunga quarantena i clienti abituali del nostro gruppo non vorranno rinunciare a dei momenti di evasione”. Nella foto, uno scorcio delle piscine della Spa del Verdura Resort a Sciacca, in Sicilia.

Più complessa la situazione per gli alberghi in città“Lì sarà un po’ più lenta la ripresa, ma appena possibile riapriremo e porteremo avanti gli investimenti già programmati”. L’imprenditore è però realista nel riconoscere che fino al prossimo autunno sarà difficile vedere la gente viaggiare e il mercato americano rappresenta il 40 per cento della clientela per Rocco Forte Hotels: “molto dipenderà dalle politiche che i singoli governi decideranno di attuare, ma l’impressione è che fino a che non ci sarà un vaccino prevarrà l’incertezza”.

Venendo invece ai cambiamenti all’interno delle strutture del gruppo, oltre alle misure di sicurezza e la dotazione per personale e ospiti di mascherine personalizzate con il decoro degli hotel, Sir Forte precisa chela parte igienica sarà rivoluzionata: se per il servizio di pulizia di una camera normalmente ci voleva mezz’ora, adesso dovremo prevedere almeno il doppio del tempo. Il buffet non sarà più possibile e ci dovremo abituare a hotel meno affollati, senza scordarci che un hotel è sostenibile solo se ha una occupazione almeno pari al 50 per cento”.

Sir Rocco Forte: iniezione di liquidità e ripartire prima possibile
- Ultima modifica: 2020-04-29T10:46:53+02:00
da Redazione

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