Nel mese di giugno 2021 il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un avanzo di 503 milioni di euro, a fronte di un saldo positivo di 354 milioni nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.596 milioni) sono aumentate del 52,6 per cento; quelle dei viaggiatori italiani all’estero (1.092 milioni) sono cresciute del 57,9 per cento. Rispetto a giugno 2019, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono scese del 65,7 per cento, quelle degli italiani all’estero del 55 per cento.
Nel secondo trimestre del 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è cresciuta del 54,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; quella dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata del 73,8 per cento; nel confronto con il corrispondente periodo del 2019, precedente al diffondersi della pandemia di Covid-19, si rileva una contrazione del 76,5 per cento per i flussi in ingresso e del 61,6 per cento per quelli in uscita.
Riflessione: il 2021 è stato un anno di ripresa, sia pure su numeri assai lontani rispetto alla normalità del 2019, ma pur sempre positivi a dimostrazione che la voglia di viaggiare è fremente e aspetta solo che la pandemia allenti la sua presa per ripartire con la massima decisione. Forse ciò accadrà già per la stagione invernale a cavallo tra 2021 e 2022 se la tendenza in atto si confermerà grazie ai miliardi di vaccini inoculati soprattutto nei Paesi industrialmente più avanzati ma anche nei continenti con le economie più deboli. E’ interesse proprio dei ricchi, una volta tanto, che i poveri abbiamo a disposizione i vaccini per riuscire a porre un termine al disastro economico e sociale provocato dal Covid 19.
Più la popolazione mondiale si vaccina, prima torneremo alla normalità, sia pure dinamica e precaria, che siamo abituati a chiamare normalità.
